La sparata è un concentrato di passione, fatica, sudore, idee, amicizia, tradizione e fede per la Suffragina. A Collodari la Sparata ha sempre avuto un ruolo da protagonista, anche negli anni di pausa fu l’ultima cosa ad essere interrotta e la prima ad essere ripresa. Le origini certe di questa tradizione a Recco risalgono almeno al 1700.
L’8 settembre al crepuscolo, al passaggio della solenne processione con l’arca argentea di N.S. Suffragio dal Ponte di Ferro, viene accesa la nostra sparata, composta da migliaia di “mortaletti” o “mascoli”. I “mortaletti” sono piccoli cannoncini in ferro con un piccolo foro alla base, chiamato “abbogino”, che serve da innesco. I “mascoli” vengono posizionati uno in fila all’altro a uguale distanza, fino ad arrivare al finale nel “riondino”, un insieme di “mascoli” che innescati esplodono in un crescendo fragoroso. I “mortaletti”, precedentemente caricati con una piccola dose di polvere da sparo pressata, vengono collegati uno all’altro tramite una riga di polvere da sparo.
L’andamento della sparata è controllato dal fochino munito di “bettone”, un bastone che termina con una boccia incandescente, pronto ad intervenire qualora la riga si spegnesse.
Nel nostro Quartiere i fochini storici che gli anziani ricordano sono Carlo, Luigi e Paolo De Marchi, Luigi Senarega, Filippo Schiaffino, Vittorio e Giuseppe Picasso e Giovanni Bisso detto Bissetto. Successivamente arrivarono Bruno Badaracco detto Rico, i fratelli Giuvanin e Giacumin Repetto e Giorgio Terrile, che curarono la sparata fino al 1975, anno della pausa definitiva. La tradizione fu comunque conservata con lo sparo dei 21 colpi fino al 1985, quando fu ripresa sempre da loro.
In seguito si unirono alcuni conoscenti che venivano dalle frazioni di Avegno, Testana e Vexina e la sparata iniziò a crescere. Con l’avvicinarsi di alcuni giovani vi fu un pacifico affiancamento e negli anni a seguire un tacito passaggio di testimoni.
Qualche anno dopo, con l’acquisto di nuovi mascoli, lo spettacolo continuò a crescere tanto da superare il Ponte di Ferro con il riondino, lì dove si può ammirare ancora adesso.
Ancora oggi è per noi molto importante la collaborazione tra le realtà vicine che portano avanti questa antica tradizione: da molti anni gli amici di Sussisa danno un grande contributo alla realizzazione della sparata e alcuni ragazzi del nostro Quartiere partecipano attivamente alle sparate di Sussisa, Avegno e Cotù.
Sul nostro canale YouTube potete trovare le nostre sparate, preparate ogni anno dai nostri ragazzi in onore della Suffragina (8 settembre) e di San Rocco (16 agosto).